venerdì 3 aprile 2009

I Mamianesi rivogliono la loro chiesa


<Rivogliamo la nostra chiesa>.

È questo il coro unanime dei cittadini di Mamiano, che dal sisma del 23 dicembre scorso si vedono privati della loro chiesa, inagibile per il crollo della navata destra e per i danni ingenti al resto della struttura interna, in particolare alle arcate e alle volte laterali.
A richiamare l’attenzione sul problema è Don Andrea Avanzini, amministratore parrocchiale, che lamenta da un lato il ritardo degli aiuti economici promessi dalle autorità, dall’altro il graduale disgregarsi della comunità parrocchiale privata di un punto di riferimento importante.

Il timore, infatti, non riguarda soltanto l’arrivo dei fondi che si fa attendere, ma anche la loro distribuzione tra le varie situazioni di emergenza nel territorio. Vittorio Boschi, referente parrocchiale, avverte: .
La dispersione dei fedeli è avvertita da tutti i cittadini. Paolo Ronchini gestisce un allevamento a Mamiano, poco distante dalla chiesa: .
Anche Massimo Mori, che gestisce il market in centro ribadisce . In tanti si spostano in altre chiese: la sorella di Massimo, Dina, va a Torrechiara ogni domenica: . Ma per chi non può spostarsi, gli anziani, il disagio è fortissimo: . Anche Maria Emiliani che ha sempre vissuto a Mamiano rimpiange la sua chiesa: . Tiziana Cavalli, da 32 anni a Mamiano è preoccupata: .


Bianca Maria Sarti.


“Palme” all’aperto –L’altare è sul prato

Domenica alle ore 11,30 nel campo sportivo saranno celebrate le Palme. Nel prato dietro il campanile è stata allestita una “chiesa all’aperto” con altare, ambone e crocefisso in legno. Le altre celebrazioni pasquali saranno a Bannone (giovedì 9 alle ore 21, venerdì alle 15 e sabato alle 21). Via Crucis venerdì a Traversetolo alle ore 20,30; messa di Pasqua nel campo di Mamiano alle 11,30.


Il vescovo in visita - Lettera pastorale

Il vescovo della diocesi di Parma, monsignor Enrico Solmi è tornato a Traversetolo nei giorni scorsi per incontrare il consiglio pastorale zonale per raccogliere idee e suggerimenti in vista della stesura della lettera pastorale. Alla riunione, che si è tenuta in canonica a Traversetolo, hanno partecipato i rappresentanti eletti di tutte le parrocchie.


Il sindaco: “Più passa il tempo più sono a rischio le priorità”

Il sindaco Alberto Pazzoni ricorda che il Comune si è attivato già il 23 dicembre, il giorno stesso del sisma. “nelle settimane successive – dice – si sono tenuti tutti gli incontri del caso: con la Protezione Civile, i vigili del fuoco, la Provincia, la Prefettura e la Curia Vescovile. Fin da subito è apparso chiaro che Bannone e Mamiano fossero le più penalizzate. Tra le prime operazioni portate a termine dall’ufficio tecnico del comune c’è la stesura di due liste:”quella dei datti complessivi subiti da edifici pubblici e di culto (che si aggira attorno agli 8 milioni di euro) e quella delle priorità da destinare i primi fondi. Tra queste ci sono le chiese di Mamiano e Bannone, la ex scuola di Bannone (sede dei circoli la fontana e puerto libre), il cimitero di Castione e il municipio. Per questi edifici abbiamo fatto richiesta di 2 milioni. Di recente, dopo le richieste di Modena e Reggio, Guido Bertolaso capo della Protezione Civile, ha proposto di destinare 33 milioni (anziché 15) a tutti i comuni terremotati. Mi sembra, però, evidente che i loro danni non siano paragonabili ai nostri”.
Pazzoni non fa mistero della propria preoccupazione: ho grande fiducia nella Provincia, in particolare in Vincenzo Bernazzoli e Grabriele Ferrari; ma più il tempo passa più temo che i ritardi mettano in discussione le priorità che abbiamo segnalato”.